Io e il Tè

La mia storia con il Tè è iniziata tanti anni fa.

Quando ero piccola, volevo fare l’architetto, immaginare case in cui le persone si ritrovavano in armonia e serenità. Mi sembrava un lavoro bellissimo e divertente.

Invece mi sono ritrovata a lavorare come controller in un’azienda. Dove avevo lasciato le mie aspirazioni di bambina?

Per anni credo di averle volutamente rimosse, concentrandomi su ipotesi di futuro dall’apparenza più seria e razionale. Così quando facevo il controller, guardavo con circospezione e un po’ di invidia quelli che facevano mestieri più creativi del mio e mi chiedevo perché tutti a me chiedessero solo numeri e formule.

Parallelamente, nella mia vita fuori dal lavoro, gli agganci con il mondo creativo erano sempre più numerosi. Era come se cercassi il naturale completamento di me stessa. Yin e Yang così potevano avere eguali chance di sopravvivere.

In quel periodo ho incontrato il Tè e ho scoperto la sua straordinaria cultura di ascolto e accoglienza. Ho iniziato a praticare Cerimonia Giapponese, a studiare l’arte del Tè, e senza rendermene conto, la mia rivoluzione silenziosa è iniziata…ma non ero ancora pronta…

Qualche anno più tardi, superando le definizioni e i confini, ho voluto provare a diventare creativa anche nel lavoro, ho scommesso su me stessa e mi sono proposta per un ruolo di responsabilità nel marketing e nella comunicazione. Così il Controller, ora era diventato ciò che sognava: Responsabile Marketing in un importante gruppo industriale a Parigi, apparentemente un sogno.

Mi sentivo molto meglio, ma non ero felice come avevo immaginato, non mi sentivo completa. Quale era il mio problema allora?

Il mio problema erano proprio le definizioni. Quando il tuo lavoro, la tua vita, sono circoscritti a una definizione (Responsabile Marketing, Controller, Mamma. Casalinga, Dottore…), anche tu sei circoscritta in quello spazio. E le persone impareranno sempre più a vedere solo quello di Te. Tutto il resto diventa invisibile, per quanto tu faccia per manifestarlo, alla fine ti arrendi e ti rassegni anche tu a quella definizione che all’inizio tanto ti attirava.

E quando vuoi provare ad uscire dall’area confortevole che ti sei creata, arrivano i problemi.

Io ho dovuto fare i conti con tanti guinzagli: la mia laurea, il mio “posto fisso” di responsabile marketing…ho dovuto capire che queste cose non erano me, erano solo descrizioni di uno stato momentaneo. Anche se facevano di me una persona socialmente rispettabile non erano ciò che volevo io  e quindi potevo cambiarle.

Mentre cercavo la mia strada, “Cose di Te” era il mio mantra. “Dove sono le Cose di Te che vuoi contattare?”. Ho cercato a lungo, sbagliato, vinto, perso, ma alla fine ho trovato me stessa, ciò che volevo essere, ciò che desideravo io, e solo io.

In questa strada verso la consapevolezza, il Tè è stato l’incontro folgorante, ma forse non casuale, perché quando si cercano i cambiamenti giusti per noi, l’Universo risponde. Mai avrei immaginato che una tazza di Tè potesse essere così potente.

Più crescevo nella pratica, nella passione e nella conoscenza di questa straordinaria cultura, più sentivo la necessità di portare armonia nella mia vita.

Il Tè è stato il mezzo e il fine con cui ho realizzato il mio grande sogno, per questo, oltre a far conoscere il Tè, vorrei stimolare le persone a prendersi cura dei propri sogni e desideri e provare a realizzarli. La vita mi ha dato questa chance, ho capito quanto è importante, e ho imparato a quali risorse di noi possiamo attingere per farlo.

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